INFANZIA
Le finalità della Scuola dell’Infanzia dell’ Istituto Maria Ausiliatrice derivano da una visione concreta e dinamica del bambino.
Il bambino è soggetto attivo, impegnato in rapporti di interazione con i pari, gli adulti, con l’ambiente e la cultura.
La scuola dell’Infanzia nei confronti di questo bambino si pone i seguenti traguardi:
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Sviluppo dell’identità: intesa come imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio, femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità.
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Sviluppo dell’autonomia: intesa come acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni
e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti;
assumere atteggiamenti sempre più responsabili.​
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Indicazioni Metodologiche​
– La valorizzazione del gioco, in tutte le sue forme e espressioni (gioco di finzione, di immaginazione, di identificazione..), in quanto l’attività didattica ludiforme consente ai bambini di compiere significative esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità.
– Il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente, le diverse culture, per stimolare ed orientare la curiosità innata dei bambini in itinerari sempre più organizzati di esplorazione e di ricerca.
– La relazione personale significativa, tra i pari e con gli adulti per creare un clima positivo, caratterizzato da simpatia e affettività costruttiva, che favorisce gli scambi e rende possibile un’ interazione che facilita lo svolgimento delle attività.
– L’utilizzazione sensata delle routine, per valorizzare a livello educativo e didattico i momenti fondamentali che caratterizzano la giornata scolastica (ingresso e accoglienza, lo svolgimento delle attività educative, il pranzo, le attività ricreative, il riposo, l’uscita).
– L’osservazione, finalizzata all’acquisizione di nuove conoscenze su ciascun bambino per determinare le esigenze, progettare gli itinerari, adeguare e personalizzare le proposte (piani personalizzati), per valutare e conoscere, migliorare e valorizzare gli esiti formativi.
– La personalizzazione del percorso educativo, per modificare ed integrare le proposte in relazione a particolari bisogni o potenzialità rilevati negli alunni, per dare valore al bambino, ponendolo al centro del processo formativo con le proprie specifiche e differenti necessità e/o risorse.
– La valutazione dei livelli di conoscenze, di abilità e di competenze di ciascun bambino guidata dalle specifiche griglie di rilevazione degli apprendimenti previsti.
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Sviluppo graduale delle competenze: inteso come imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
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Sviluppo della cittadinanza: inteso come scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
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